Santiago viaggi

Ricambio di programma: l’arrivo a Santiago

Nona tappa: Baamonde – Santiago de Compostela
Km 105.5

Ah… Che dormita. Ci voleva proprio. Quando mi sveglio è già tardi e la maggior parte dei pellegrini a piedi è già partita. Anche Andrea è sveglio ma non riusciva a trovarmi visto che mi ero allontanato causa russatore notturno.

Oggi dovremo arrivare a A Coruña. Ma sinceramente stamattina non mi sento così convinto come ieri sera sul cambio del percorso. Vabbè, meglio non stravolgere tutto di nuovo. Si va e basta.

Ripetiamo la solita routine di preparazione delle borse e fissaggio sulle bici, ormai siamo diventati molto svelti.

Di fianco all’albergue c’è un baretto e ci fermiamo subito a fate colazione. Un bel thé per me e un cappuccino per Andrea. Ci sono anche due ciclisti spagnoli. È da due giorni che facciamo proprio le stesse tappe e ci ritroviamo quindi a dormire negli stessi albergue. Ancora non ci siamo presentati ma parlando ci dicono che oggi loro arriveranno a Santiago. Noi invece gli informiamo sui nostri programmi. Ne approfitto per fare una foto alla guida di uno di loro per gli albergue di Santiago. Ci potrà tornare utile perché ci dicono che Santiago è sempre strapiena di gente e loro hanno dovuto addirittura prenotare. Meno male che noi non andremo oggi perché non abbiamo prenotato proprio niente. Come potete vedere ci sono tantissimi posti letto a Santiago, quindi alla fine non riesco a immaginare come possa essere così difficile trovare un letto per la notte. Mah. (segnatevi questa frase)

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Ci mettiamo sulle bici e iniziamo a seguire le indicazioni in direzione A Coruña. Ma accade qualcosa di strano ora. Io e Andrea sulla bici che andiamo in una direzione diversa da quella in cui vanno i pellegrini. Li abbandoniamo e da qui in poi non li vedremo più, se non a Santiago quando arriveremo. Non vedremo più le frecce ad indicare il cammino. Non ci saranno più gli albergue.

No. Quasi nello stesso istante ci guardiamo e capiamo che stiamo facendo una cazzata. Chi se ne frega se arriviamo prima. Chi se ne frega se avremo giorni liberi senza fare niente prima del volo di ritorno. Abbiamo iniziato questo viaggio lungo il cammino e vogliamo finirlo in questo modo.

E così, dopo 10 km fuori dal percorso del cammino, ritorniamo indietro sui nostri passi. Si va a Santiago. Oggi arriveremo alla nostra meta. Cambio di programma, stavolta definitivo.

Ma tra noi e Santiago ci sono più di cento km ora. E sono già le 10. Mi sa che dobbiamo muoverci. E allora subito sotto a macinare km. Riprendiamo Elisa e Valentina lungo il cammino che sono sorprese di vederci ovviamente. Un rapido aggiornamento sui nostri nuovi piani e ci salutiamo al volo.

Tra l’altro oggi c’è da salire fino ai 700 m. Finora non siamo mai saliti così in alto anche se abbiamo fatto tantissimo dislivello e ogni buon ciclista sa che è quello che conta di più: una salita diretta fino ai 1000 è un conto, 1000 m di dislivello su 3 salite diverse sono un’altra cosa. Comunque non ci scoraggiamo e pedaliamo come mai abbiamo fatto lungo questo viaggio. La voglia di arrivare a Santiago ora è tanta ed è quella che ci dà la forza di pedalare.

Arriviamo su al passo più alto. Tutto sterrato ma tutto pedalabile. Troviamo una pellegrina in pensiero, intenta a mangiare. Quasi non vogliamo disturbarla ma abbiamo fretta.

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Le colonnine che indicano le direzioni da prendere hanno riportano anche la distanza da Santiago. Siamo a 86 km. Continuiamo a pedalare.

Ad Arzúa il cammino del Norte si fonde con quello francese, il più famoso. Quello che la maggior parte dei pellegrini a piedi fa. E pedalando da Arzúa in poi io e Andrea ci accorgiamo che piano piano lo spirito “umile” e “caldo” del cammino lascia il posto al freddo business. Dove prima c’era un bar ogni 10 km, ora ce ne sono diversi in cento metri, negozi di souvenir, ristoranti. Prezzi relativamente alti rispetto a quelli a cui eravamo abituati. Una banana ora sta 90 centesimi. Noi con 46 ne compravamo 2.

Inoltre incontriamo, oltre a moltissimi pellegrini, anche molti gruppi organizzati. In molti infatti arrivano con i pullman a 50-100 km da Santiago e iniziano a camminare da lì.

A 35 km da Santiago le colonnine si fanno sempre più frequenti. Ogni 200 metri ce n’è una. Questo non ci aiuta psicologicamente perché sembra che non arriviamo mai. Questi ultimi km sono infatti durissimi perché sembrano non finire mai e anche a 10 km da Santiago, ancora siamo nel bel mezzo del nulla. Ma dove diavolo sta Santiago? Non lo vediamo perché c’è prima da scalare l’ultimo picco prima di arrivare: il monte do Gozo.

Quando anche quest’ultima fatica è archiviata scendiamo in picchiata su Santiago. È quasi fatta. Ma ci ricordiamo che i nostri amici spagnoli ci hanno detto che Santiago è full e trovare un letto per dormire è abbastanza difficile. Proviamo a fare qualche chiamata ma è tutto pieno davvero. Mentre ci dirigiamo alla Cattedrale ci fermiamo ad un Albergue per strada che ha un solo letto disponibile. Io e Andrea ci guardiamo in faccia e alla fine accettiamo. Stasera non so come ma almeno avremo un tetto sopra le nostre teste anche se dovremo dormire in 2 in un letto singolo.

E ora verso la piazza della cattedrale.

Siamo finalmente arrivati a Santiago!!!!!

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Arrivare nella piazza è una bella emozione, farsi fare una foto sotto la Cattedrale è il rito che ogni Pellegrino del terzo millennio fa e noi non siamo da meno. Anche se in realtà secondo me non ci rendiamo davvero conto di quello che abbiamo fatto. Complimenti a tutti e due comunque. Io personalmente non ero molto sicuro di riuscire ad arrivare fino in fondo in questo modo e neanche Andrea lo era. Parlavamo di eventuali tappe da saltare e eventuali autobus da prendere ma per fortuna siamo arrivati senza grossi problemi e soprattutto con 2 giorni di anticipo rispetto a quanto programmato. Una bella soddisfazione per noi.

Ricordo che comunque il cammino non è una gara, anzi. Godersi quanto più possibile il viaggio è la vera chiave per vivere il cammino.

Dopo le foto un rapido giro per Santiago e poi all’albergue per una bella e meritata doccia calda. E stasera si brinda con sangria!!!

Ma non troppo però, perché il viaggio non finisce qui. Domani si riparte alla volta di Finisterre. Decidiamo così, infatti, di passare il nostro tempo “libero”. Anche se abbiamo pensato di non macinare km come fatto finora ma di stare un po’ più “calmi” e fare andata e ritorno in 4 giorni, così da stare a Santiago la domenica mattina e assistere alla famosa cerimonia del Botafumero.

Così, dopo una cena super abbondante con il solito menu del pellegrino, facciamo un giro per i vicoli affollati di Santiago, quando ad un certo punto veniamo chiamati da due ragazzi dietro di noi.

“Questa non è A Coruña!!”, ci dicono. Sono i nostri amici ciclisti con cui viaggiamo indirettamente da 3 giorni ormai. È da Vilala che dormiamo insieme negli albergue e facciamo le stesse tappe.

Finalmente ci presentiamo. Jamie e David, 2 ragazzi spagnoli che vivono a sud. Abbiamo una buona compagnia per festeggiare stasera!! E allora sotto con la Sangria!!

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Troviamo casualmente un ristorantino e facciamo conoscenza con Antonino, il boss. Non è italiano ma ci facciamo capire. 2 caraffe di Sangria per festeggiare il nostro arrivo!!!

A Santiago!!

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Ps. Antonino ci vediamo tra 4 giorni qui a Santiago 🙂

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