Quinta tappa: San Vicente De la Barquera – Villaviciosa
Km 109
Oggi è la volta delle Asturie. Asturie: Paraiso natural, è lo slogan di questa regione.
Partiamo da San Vicente De la Barquera dopo una mega colazione. La migliore mai fatta finora. C’è roba a volontà e noi facciamo incetta di pane con burro e marmellata e caffè-latte. Quando qualcosa finisce l’hospitalero (l’anziano) subito è pronto a rimpiazzarlo. È incredibile quanto impegno ci mette. Calcolando che siamo 40 persone e lui è da solo. Poi ad un certo punto tutti muti perché l’hospitalero spiega la tappa che dovranno affrontare i pellegrini a piedi. Cosa li attende e dove dovranno fermarsi a dormire. Per noi le indicazioni sono poco utili dato che dovremo fare il triplo dei loro km ma è comunque interessante ascoltarlo.
Pedaleremo un pò con i nostri amici e poi ci saluteremo a Llanes, dove Marc ha casa, e dove si fermerà assieme agli altri due. Ci facciamo una bella foto tutti insieme prima di partire.
Anche oggi il percorso è molto bello e suggestivo. Pedaliamo lungo la costa per un po’. Si sente che non siamo più in Cantabria perché comincia il solito saliscendi anche se é molto meno “cattivo” di quello dei paesi Baschi. E Marc mi assicura che sarà così anche in Galicia. Speriamo.
In un single track dove ci infiliamo comincia ad aprirsi la borsa anteriore a causa delle vibrazioni, cerco di fermarmi ma non vedo una pietra e cado goffamente. Niente di rotto per fortuna, ma prendo una botta al gomito e al ginocchio battendo su delle pietre. Vabbè abbiamo un dottore con noi, Pepa mi da subito degli antidolorifici e si continua a pedalare. Cose che succedono 😀
La pioggia che ci ha accompagnato per la prima parte del viaggio si placa e il cielo si apre quando arriviamo a Llanes. Qui Marc è di casa e ci fa fare una deviazione dal cammino, portandoci sulla costa. Ed effettivamente capisco perché, visto che la vista è fenomenale. Una delle migliori che questo viaggio ci ha regalato finora.
Ringraziamo Marc e pedaliamo ancora tutti insieme per qualche km, quando tristemente dobbiamo separarci.
È stato davvero un piacere pedalare con voi ragazzi! 🙂
Ritorniamo ad essere io e Andrea. Anche se ci eravamo quasi abituati a stare in compagnia 🙂 Continuiamo a pedalare seguendo il percorso del Cammino. Inizialmente volevamo arrivare a Gijòn, ma siccome si è fatto abbastanza tardi, tra i saluti e le foto a Llanes, ci fermeremo a Villaviciosa sperando di trovare posto perché è una località turistica abbastanza frequentata.
Troviamo un Albergue appena prima di Villaviciosa, a Sobrayo. Non è il massimo e ha anche posti liberi. A 6 euro poi. Solo che io e Andrea vogliamo arrivare a Villaviciosa così dopo 7 km ci ritroviamo in paese. Purtroppo ci rendiamo conto che qui albergue non ce ne sono. Chissà perché…. Magari perché è una località turistica e quindi far dormire i pellegrini a 10 euro non sarebbe molto conveniente. Meglio mettere hotel così chi arriva qui deve pagare. E infatti eccoli i due fessacchiotti. 20 euro a testa per l’ultima camera rimasta nell’hotel più economico. E siamo anche stati fortunati. Almeno ci facciamo includere la colazione. È allora vedrete come li faremo fruttare questi 20 euro. 😀
Alla fine però una dormita come si deve ci voleva. Ma prima ci abbuffiamo di empanada con pescado (una torta rustica con pesce, buonissima) e andiamo a provare il sidro, una bevanda alcoolica a base di mela tipica di queste parti. Quando chiediamo la bottiglia con nostra sorpresa vediamo che la cameriera la stappa e ce la versa anche. Che gentile. Però la versa in modo strano.
Alla fine scopriamo che il sidro va versato così per far “esplodere” il sapore. E va bevuto appena versato. Sinceramente fa abbastanza cagare nel sapore ma non possiamo dirglielo in faccia altrimenti si offendono. Quindi ci spariamo tutta la bottiglia e per di più tutta un sorso perché altrimenti non viene gustato per bene. Mah.
Ritorniamo in camera e crolliamo come due pere secche. Avevamo proprio bisogno di una dormita come si deve. Anche se ho dimenticato di dire che dormiamo in un letto matrimoniale perché era l’ultima camera rimasta.
O cazzo. 😀
Sesta tappa: Villaviciosa – Soto De Luina
Km 88,5
Non ricordo neanche più da quando non riuscivo a dormire senza svegliarmi la notte. Negli albergue vuoi o non vuoi ti svegli, se non trovi nessuno che russa ci sono sempre i pellegrini a piedi che alle 5 e mezza si svegliano e fanno casino per prepararsi. Qui invece siamo io e Andrea e ci svegliamo quando vogliamo. O almeno quando vuole la sveglia. Sono le 7 e inizia a suonare. Ci prepariamo al volo e andiamo subito a fare colazione. Dobbiamo far scontare i 20 euro che ci hanno fatto pagare per dormire qui. Non vi dico cosa ci mangiamo ma vi dico cosa non mangiamo. Niente.
Oggi arriveremo a Soto De Luina passando per Gijòn e Aviles.
Pronti via è subito salita. Un bel muro per iniziare al meglio la giornata. Per di più siccome vogliamo rovinarci seguiamo il percorso segnato per i pellegrini a piedi, quando invece c’è quello per i pellegrini in bici. Perché? Non lo so sinceramente ma la strada passa all’interno di un bel bosco invece che sull’asfalto. Il problema è che le salite sono tostissime e in molti tratti non pedalabili. Ecco perché è fatto per i pellegrini a piedi. E vabbè. Però veniamo ripagati da uno scoiattolo che vediamo per strada. Lui si ferma a guardarci e quando ci avviciniamo scappa. Piccola ma bella soddisfazione del pedalare in mezzo alla natura. Particolari delle Asturie sono queste strane casette. Ancora non ho capito perché hanno questa particolare struttura ma se ne vedono a bizzeffe: ce n’è una ogni km. E anche in cima alla salita.
Dopo il muro si scende e c’è Gijòn, una bella città sul mare che ci fa perdere tempo per scattare qualche foto.
Finalmente i tratti in fuoristrada sono pedalabili, non come nei paesi Baschi. Quindi anche se ovviamente fanno perdere molto più tempo rispetto al più noioso asfalto, siamo contenti di imboccarli. Prima di arrivare a Soto De Luina pedaliamo per diversi km immersi in un bosco bellissimo di faggi e eucalipti dove a farla da padrone è il silenzio e quando incontriamo qualche pellegrino a piedi quasi sempre gli facciamo paura.
Arriviamo a Soto De Luina e prendiamo posto nell’albergue. Stasera dormiremo per 6 euro ma senza colazione. Non si può avere sempre tutto. E dormiremo così :
O almeno speriamo di riuscire a dormire. 😀 Perlomeno il bar vicino ha un bel biliardo dove io e Andrea ci divertiamo un pò. Per cena visto che è tutto chiuso andiamo al ristorante che propone un bel menù del pellegrino a 10 euro. Anche se eravamo un pò scettici ci siamo ricreduti al perché la qualità è buona e soprattutto le porzioni sono belle abbondanti. E poi c’è anche il dolce. Non male.
Purtroppo la notte nell’albergue non è un granché perché le finestre sono aperte, è pieno di zanzare e tra 40 pellegrini ammassati nella stessa stanza alla fine qualcuno russa e anche forte. Si fa fatica a prendere sonno ma alla fine la stanchezza prevale su tutto e anche questa giornata viene archiviata.